Meno grassi trans per prevenire il tumore ovarico

Meno grassi trans per prevenire il tumore ovarico

  • di Redazione
  • 3 Agosto 2020
  • Italia ed estero

Prevenzione oncologica e sana alimentazione viaggiano sullo stesso binario. Questo è quanto si evince da uno studio condotto dai ricercatori dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention. Seguire una dieta povera di acidi grassi trans è fondamentale per prevenire il tumore dell'ovaio. La considerazione nasce dall'ultima tappa del lavoro condotto nell'ambito del progetto «Epic»: il maxi-studio avviato 27 anni anni fa per monitorare il ruolo della dieta e più in generale degli stili di vita ed il loro impatto sulle malattie oncologiche. Ricostruendo le abitudini alimentari delle donne ammalatesi, gli autori del lavoro hanno concluso che «chi consuma livelli elevati di cibi ricchi di grassi trans, ha un rischio del 34 per cento più elevato di sviluppare un carcinoma ovarico», rispetto a chi ne porta a tavola pochi o nessuno.  

Ma cosa sono i grassi trans? I grassi trans sono un ingrediente presente in alcuni alimenti di origine animale: prodotti lattiero-caseari e carne derivata dai ruminanti, ovvero hamburger, salsicce, interiora, burro e formaggi (in particolar modo quelli stagionati). Ma c'è una differenza di fondo tra gli alimenti che contengono naturalmente acidi grassi trans e gli stessi prodotti ad hoc e aggiunti agli alimenti, ci si riferisce soprattutto alla margarina, al burro chiarificato (di origine animale) e ad altri oli vegetali resi solidi e aggiunti a merendine, glasse, biscotti, patatine fritte, pasti confezionati per prolungare la vita dei prodotti reperibili sugli scaffali dei supermercati. Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e membro della supervisione scientifica della Fondazione Umberto Veronesi spiega che non ci si deve concentrare solo sui grassi di origine animale: «Negli anni abbiamo capito che un eccesso di grassi trans, seppure di origine vegetale, può essere più dannoso per il cuore e per le arterie. Il rischio complessivo di malattia cardiovascolare, per esempio, aumenta significativamente in relazione a un elevato consumo di acidi grassi trans. Per questo motivo il consiglio è quello di consumarne il meno possibile e di praticare attività fisica, che contribuisce a regolare l'equilibrio tra i grassi».

Secondo una stima formulata dagli epidemiologi dell'Istituto di Lione, «quasi il 12 per cento delle diagnosi potrebbe essere attribuibile a un elevato apporto di acidi grassi trans».  Diversi studi hanno dimostrato che il consumo di tali grassi causa sovrappeso e obesità, elementi legati all’insorgenza del tumore. 

FONTE: Fondazione Veronesi Magazine