La storia di Elisabetta: scopre di essere incinta e di avere un tumore nello stesso giorno

La storia di Elisabetta: scopre di essere incinta e di avere un tumore nello stesso giorno

  • di Redazione
  • 4 Ottobre 2022
  • Italia ed estero

Ci sono storie che meritano di essere raccontate, perché nonostante le difficoltà riescono a parlare di Vita e di speranza. Una di queste è sicuramente quella che coinvolge Elisabetta e Matteo, raccontata in questi giorni dai maggiori quotidiani nazionali.

Elisabetta Socci e Matteo Grotti si conoscono durante il matrimonio di un amico in comune e da lì cominciano la loro frequentazione che poi sfocerà in amore e nel matrimonio. Lei architetto a Cervia, lui magazziniere originario di Rontagnano, nel Cesenate, dopo il matrimonio si trasferiscono San Zaccaria nel comune di Ravenna. Sembra tutto perfetto fino a quando Elisabetta scopre di essere incinta e nello stesso giorno riceve la diagnosi di tumore.

Comincia da qui la sua battaglia cercando di preservare la figlia ma senza rinunciare alle cure. Al terzo mese di gravidanza inizia la chemioterapia e a otto mesi dà alla luce una bellissima bambina. Ha raccontato il marito Matteo a Ravenna Today attraverso la penna di Chiara Tadini: "Non ha mai vacillato un attimo, era convinta che la gravidanza fosse la luce in questo periodo di tenebre e, nonostante tutto, ha scelto di portarla a termine e di curarsi, seppur parzialmente, con terapie che non danneggiassero una creatura così intensamente desiderata".

Passano un anno e cinque mesi e quando la piccola ha 10 mesi, Elisabetta viene a mancare all’età di 36 anni. Il marito si ritrova a dover crescere sua figlia da solo e a voler raccontare la loro storia non per essere compatito ma per lanciare un messaggio di speranza. "La crescerò raccontandole quanto sua madre fosse speciale. Abbiamo sempre vissuto nella speranza, perchè si può sperare e continuare a vivere anche se poi il finale è brutto. E lei ha fatto così, sempre godendosi il presente, tutti sapevano che era malata ma ci ha fatto vivere il periodo della sua malattia come se non fosse nulla, è stata una guerriera", ha dichiarato Matteo.

"A 35 anni non bisognerebbe mai vedere la morte della propria moglie, crescere una figlia da soli e sapere che non potrà mai davvero sentire l'affetto di sua madre. Ma voglio dire a chi sta combattendo la stessa guerra di non arrendersi. Combattete come ha fatto Elisabetta. Si può vivere felici anche nella malattia, provando ogni tanto a dimenticarsela, a stare bene e a fare cose normali. Pensare: forse questa cosa non potrò farla domani, e allora facciamola oggi", ha concluso Matteo.