Il mio cancro non va in vacanza!

Il mio cancro non va in vacanza!

  • di Redazione
  • 14 Agosto 2017
  • Rita, poesie e non solo

Visto che il Ferragosto cadrà di martedì Mai Più Sole anticipa l'appuntamento con la rubrica Rita Poesie e Non Solo, a cura della nostra magica Rita Meleddu.

Tutti hanno diritto alle vacanze.
Se ci pensiamo bene, quasi tutti e quasi tutto va in vacanza. 
Vanno in vacanza gli scolari e gli studenti al termine della scuola. Vanno in vacanza maestri e professori, bidelli e segretari, medici e infermieri, militari e operai.  Giornalisti e cantanti,  commessi e negozianti, non sto ad elencare tutte le categorie. Certo non tutti hanno vacanze lunghe, ma un giorno libero lo hanno quasi tutti. 
Vanno in vacanza le stelle, dal giorno alla notte. Va in vacanza I' aurora e pure il tramonto. Riposa il sole per lasciare spazio alla luna. Va in vacanza il mare con la bassa e alta marea . Va in vacanza la poggia e le nuvole, vanno in  vacanza la neve,  la grandine , il vento e tutti gli elementi della natura . Il  lunedì cede il passo al martedì e così a turno riposano per 6 giorni tutti i giorni della settimana. Vanno in vacanza i mesi dell' anno e le stagioni. Vanno in vacanza gli animali del cielo, della terra e del mare. Gli alberi e i fiori vanno in vacanza. Vanno in vacanza i gustosi  frutti che la natura ci offre.
Vado in vacanza anche io  poco poco... 
Uno solo  non va mai in vacanza. Il mio cancro!!! Presente dal mattino alla sera, mai stanco, non indietreggia neppure di fronte alle cure più forti né alle condizioni metereologiche più avverse. Che gli frega a lui, sta al calduccio, mangia e beve. Solo non dorme mai....
Ha gli occhi fuori dalle orbite per quanto sta lì a vegliare che qualcuno o qualcosa ( le cure) gli insidi il trono. 
Sta all' erta come un soldato a guardia della polveriera, pronto a scattare al minimo segnale di pericolo, pronto ad attaccare...
Sempre in agguato.  Come un coccodrillo nascosto in una palude, pronto a scattare al sopraggiungere della sua preda.
Io non posso fare nulla contro di lui.   Non servono positività, né coraggio di fronte a lui. Né preghiere, né argomenti, né formule magiche, né scongiuri. Accetto la mia sorte, anzi lo accolgo, quasi lo invito. Lui è più forte. Mi illudo talvolta, ma so che quando decidera' di sferrare l' attacco finale la mia sorte sarà decisa. Non conosco ancora il tempo.  Si tratta solo di aspettare..   Onore al vincitore annunciato dunque.  (Qui ci starebbe bene uno squillo di tromba). Però in attesa della sua vittoria  potrò andarmene in vacanza?