SoloWomen Run

SoloWomen Run

  • di Redazione
  • 15 Marzo 2018
  • Il peso della determinazione

Ritorna l’appuntamento con la rubrica bisettimanale del giovedì curata da Sonia Aresu

Ancora sento forte l'energia, la positività e l'entusiasmo della maratona tutta in rosa, la SoloWomen Run, tenutasi domenica 11 marzo. Mentre conoscenti, parenti e amici sono ancora sbalorditi dalla notizia che la loro nipote, nota pigrona, giochi a calcetto, hanno ricevuto la mazzata finale per aver appreso la mia intenzione di partecipare ad una maratona. Sì, perché  ogni famiglia che si rispetti, in casa propria mette in bella mostra  coppe e fotografie mostranti le prodezze dei propri figli, invece i miei sfoggiano mie foto  con in mano, al massimo, una coppa di gelato. Però dopo la proposta della squadra di calcio a cinque di cui faccio parte, le Insieme per caso, ho accettato di provare l'esperienza da maratoneta. Nei mesi precedenti all' evento mi sono allenata insieme a delle persone stupende, allegre e con una grinta fuori dal comune che ci hanno accompagnato instancabilmente, tra cui Paola  e Daniela. Ho fatto tesoro delle parole della nostra coach: "Ognuno a modo suo può raggiungere traguardi impensabili". Infatti ho corso. Non che abbia fatto chissà quanti chilometri, ma ho familiarizzato con la corsa, proprio io che ho sempre preferito perdere il pullman piuttosto che rincorrerlo. Il giorno della manifestazione, una marea di donne, ben 7300, tutte cariche di positività hanno colorato di rosa una mattinata grigia. Con il gruppo di  Fondazione Taccia, Mai più sole e le Karalis Pink Team abbiamo dato il via ad un tripudio di allegria, movimento e spensieratezza tutte unite insieme per un' unica causa: la voglia di rimetterci in gioco più forti e grintose che mai. In fondo la vita è come una maratona ci si allena sempre, ma a volte durante il tragitto si incontrano ostacoli imprevedibili che fanno inciampare ma ognuna ha in se la forza per potersi rialzare e continuare a correre fino al traguardo che ci si è prefissati.