Ritorna l’appuntamento del mercoledì con la rubrica curata da Rosalbina Gencarelli

Sono seduta a scrivere, una delle infinite volte in cui lo faccio, anche se il più delle volte parlo e scrivo sempre nella mia testa. È una settimana particolare che mi riporta al mio passato al ricordo di un anno fa come in questi giorni mi preparavo a mettere nel mio corpo il veleno con quel nome, chemio, tanto brutto ma che ti salva la vita e, se ti salva, ti lascia strascici nel corpo non indifferenti. Ad oggi quando ho tanti di quei sintomi non ho nemmeno più paura tanto sono i dolori fisici che ho sentito durante le chemio e forse la verità è che nulla fa più paura del cancro, e se mi fa male un dente dico che non importa anche se duole, passerà.

Ecco, vorrei usare questa frase anche per la malattia, che mentre pronuncio "passerà" so che passerà, il tempo, i miei anni con affanno e paura dicendomi anche che sarò fortunata se potrò dirlo. Prospettive di vita che cambiano, paura di recidiva che è sempre nella testa, percentuali e tante cose che ogni giorno la mia mente dedica da tempo, quello che ormai da un anno e più condivido appieno con Mister Mostro.

Vorrei dirvi ora che smetto di angosciarmi chiudo e vado ad affogarmi in una buona vaschetta di gelato, ma nemmeno quello è concesso perché la mia mente ha dei blocchi sul cibo chiamato zucchero. E quindi… niente, lo shopping rimane ancora la mia terapia preferita per attenuare i disastri che mi ha portato che se non si vedono è perché li ho sempre curati come ho potuto. Ma quelle dell’animo, quelle ferite sono le più difficili da medicare.