Grazie alle dita incrociate

Grazie alle dita incrociate

  • di Redazione
  • 8 Agosto 2018
  • Il Diario di Rosy ... Abbi cura di splendere

Ritorna l’appuntamento del mercoledì con la rubrica curata dalla nostra amica Rosalbina Gencarelli

"È il giorno dell’esame al colon, arrivo". La preparazione fu molto più pesante dell’esame in sé. Due giorni senza mangiare ma solo a bere quella soluzione brutta brutta. Infatti la mattina della colonscopia, tra l’ansia e tutto ciò cho perso, nel tragitto iniziai a vonitare ovunque, in ospedale, in strada, a casa, tanto che i medici non volevano farmela, ero troppo debilitata. Ma io ferma e decisa gli dissi che dovevano perché con il dubbio non potevo starci un giorno di più.

È stata un po’ dolorosa per via dell’aria nell’addome e chi mi segue e legge sa che dopo due mesi dall’intervento mi sono rotta i punti del moncone vaginale e mi è entrata talmente tanta aria che stavo morendo. Dopo qualche ora e dopo il dolore ho iniziato a sentirmi meglio. Così la sera presi un vestito bellissimo, pieno di girasoli e uscii prima con la mia famiglia e poi a ballare anche se ero stanca. Volevo ballare.

Esito negativo, tranne un piccolo intoppo di colite eccetera ma niente di LUI, e sentirmi meno pesante di questo macigno che mi porto addosso ogni giorno. Per ora respiro un po’ fino al 28, quel giorno avverrà la resa dei conti: tac dopo 6 mesi. Paura? Tanta, ma anche tanta voglia di vivere.