Ritorna l’appuntamento del mercoledì con la rubrica curata dalla nostra amica Rosalbina Gencarelli

E poi ci sono quei momenti in cui vorresti urlare così forte da poter liberare il peso della preoccupazione che hai dentro di te, ma poi comprendi che comunque le cose non cambiano. Sono trascorsi tre giorni dalla consegna delle analisi, sono andata a ritirarle con una grande ansia. Chi ha il mio stesso problema sa di cosa parlo: entrare nel reparto di oncologia è sempre un tonfo al cuore, i ricordi vivi e le paure sono così forti da far mancare l’aria. L’oncologo consegna i risultati, rassicura: "Rosa stai benissimo". Ho sentito questa stessa frase anche quando ho scoperto di avere il cancro perchè non sempre le analisi certificano che stai male.  Questa volta sono tutte negative, la negatività esalta la mia gioia, ma, il sangue occulto è risultato positivo. Ed ecco che le ansie e le paure assalgono la mente. Così chiamo il ginecoloco che mi dice che la tac che farò a breve non scorge bene il colon. Non si scappa dalla colonscopia, la devo fare! Sarà fatta questa settimana, una settimana piena di ansie e paure. Vi aggiornerò, nel frattempo incrociate pure le dita dei piedi per me.