L’associazione Abrcadabra, punto fermo per le donne colpite da tumore al seno e dell’ovaio

L’associazione Abrcadabra, punto fermo per le donne colpite da tumore al seno e dell’ovaio

  • di Redazione
  • 23 Gennaio 2019
  • Italia ed estero

Tra le tante associazioni che si occupano di tumore al seno e dell’ovaio, l’associazione Abrcadabra è stata la prima onlus nata per sostenere tutti i portatori di mutazioni genetiche BRCA e le loro famiglie. 

Insieme al personale sanitario e alle istituzioni ha lo scopo di promuovere la diagnosi precoce e la prevenzione dei carcinomi tra i soggetti ritenuti a rischio e organizzando dei percorsi personalizzati e altamente specializzati come le Breast Unit.

È ormai certificato che alcune mutazioni genetiche predispongono ad un’elevata percentuale di sviluppo del cancro al seno e all’ovaio, anche in età molto giovane e con forme molto aggressive causando la maggior parte dei tumori ereditari. Una percentuale che si aggira tra il 50 e l’80% rispetto al 10% che riguarda le donne che non hanno la mutazione genetica.

Tra le mutazioni più studiate, vi sono quelle del BRCA1 e BRCA2, scoperte negli anni Novanta e diventate popolari nel 2013 con il cosiddetto "Caso Jolie" che ha visto protagonista la scelta dell’attrice Angelina Jolie di sottoporsi ad una mastectomia profilattica, volta a ridurre il più possibile il rischio di malattia, seguita due anni dopo dall‘asportazione di tube ed ovaie.

Le mutazioni però non riguardano soltanto le donne ma anche gli uomini con un’alta percentuale di trasmissione ai figli con il rischio del 50%. Le mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2 favoriscono l’insorgenza di tumori in una giovane fascia di età anche se la maggior parte riguarda le donne tra i 30 e i 40 anni.

Nonostante una vita in un ambiente salutare, fatta di sport e alimentazione sana, in presenza di una mutazione genetica è comunque possibile che si riscontri un carcinoma al seno o all’ovaio.

Per questo motivo assume un importante valore il sottoporsi al test genetico, che individua la popolazione a rischio, permettendo alle persone di decidere di effettuare determinati controlli o decidere di optare per la chirurgia preventiva.

La presidente della Abrcadabra Onlus, Ornella Campanella, afferma che "sapere di essere BRCA positiva può essere considerata come una ‘finestra’ sul futuro. È una finestra che inizialmente non vorresti aprire perché fa molta paura, ma poi capisci che ti apre alcune strade, una delle quali è quella giusta per te e può salvarti la vita. Se non la apri, non avrai mai la possibilità di essere protagonista della tua scelta e del tuo futuro, ma lasci che qualcun altro decida per te: il fato, i calcoli probabilistici o i sanitari che conoscono la tua storia familiare, ma poco competenti in merito al BRCA e che magari arrivano a sconsigliare di sottoporsi al test genetico. Invece il protagonista sei tu!"